REGOLAMENTO DELLA CONFRATERNITA

Art. 1

 NATURA GIURIDICA E SEDE

  • La Confraternita di San Bartolomeo in Varazze è un’associazione ecclesiastica laicale pubblica, eretta canonicamente dal Vescovo Diocesano a norma dei cann. 301 e 312 C.I.C.
  • In forza del decreto di erezione la Confraternita è costituita come personalità giuridica pubblica ecclesiastica in conformità al can. 313 C.I.C. A norma del diritto canonico la Confraternita è sottoposta alla giurisdizione dell’Ordinario della Diocesi di Savona-Noli.
  • La denominazione è “Confraternita di San Bartolomeo in Varazze”, in prosieguo Confraternita, (Codice Fiscale 92070780090) iscritta al n. 13 del registro delle persone giuridiche private della Prefettura di Savona.
  • La Confraternita ha la propria sede nell’Oratorio di San Bartolomeo sito nell’omonima Piazza nel Comune di Varazze (Savona) al civico n. 5.

Art. 2

FINALITÀ

  • La Confraternita persegue i seguenti scopi:
  • aiutare gli iscritti ad una maggiore e più approfondita formazione religiosa;
  • rendere nel miglior modo possibile il culto dovuto a Dio;
  • aiutare i bisognosi con particolare riferimento ai nuclei familiari indigenti della città di Varazze.
  • La Confraternita opera in modo che le Consorelle ed i Confratelli (in prosieguo Confratelli) ed i fedeli partecipino con devozione:
  • alla Messa ed ai Sacramenti;
  • alle funzioni in suffragio delle Confratelli defunti;
  • alle solenni funzioni in occasione della ricorrenza del Santo Patrono il 24 Agosto;
  • alla novena in suffragio dei defunti;
  • all’adorazione del S.S. Sacramento; 
  • alle processioni organizzate dalle altre Confraternite con o senza i Crocefissi;
  • alle funzioni organizzate dalla Parrocchia e dalla Chiesa conventuale di San Domenico;
  • alle manifestazioni indette dal Priorato diocesano
  • ad effettuare opere di carità quali: assistenza a persone anziane, soggetti svantaggiati, portatori di handicap, persone e nuclei familiari bisognosi sia attraverso assistenza personale che attraverso l’erogazione di un contributo economico.
  • La Confraternita può svolgere attività diverse da quelle di religione o di culto a norma dell’art. 15 delle norme approvate con il Protocollo del 15/11/1985 tra l’Italia e la Santa Sede.

Art. 3

AMMISSIONE ALLA CONFRATERNITA E GRUPPO GIOVANILE

  • Può essere ammesso alla Confraternita:
  • chi abbia almeno 14 anni di età e ne faccia esplicita richiesta;
  •  chi è cattolico convinto e praticante;
  • chi accetta senza condizioni e riserve le disposizioni dello “Statuto Diocesano”, del presente Regolamento e segue le tradizioni che, anche se non scritte, da secoli regolano il buon andamento e la vitalità della Confraternita.
  • L’ammissione dei confratelli è deliberata dal Consiglio Direttivo (art. 11) su presentazione di un Confratello. 
  • La formale ammissione alla Confraternita, così come deliberata dal Consiglio, avviene durante la Messa solenne del 24 agosto, festa del nostro Santo Patrono, con la cerimonia della vestizione che consiste nella consegna dell’abito detto cappa, e di copia del presente Regolamento.
  • Presso la Confraternita è istituito il Gruppo Giovanile cui possono accedere anche ragazzi in tenera età presentati da un confratello. Il gruppo è soggetto all’alta tutela del Consiglio ed è guidato nelle attività confraternali dal Maestro dei novizi. L’appartenenza per almeno un semestre al gruppo giovanile senza demerito esonera l’iscritto da periodo di noviziato che normalmente precede l’iscrizione all’elenco dei confratelli.
  • Gli appartenenti al gruppo giovanile possono indossare la cappa (art. 7).

Art. 4

 NOVIZIATO

  • L’ammissione alla Confraternita è preceduta da un periodo di noviziato di almeno sei mesi in cui gli aspiranti confratelli dovranno partecipare attivamente alla vita religiosa e sociale del sodalizio.
  • Ai fini dell’iscrizione all’elenco dei confratelli, il Consiglio direttivo acquisisce il parere del Maestro dei novizi (art. 12) prima di deliberare la loro accettazione o quella degli appartenenti al Gruppo Giovanile nei ruoli della Confraternita.

Art. 5

RINNOVO ANNUALE DELL’ISCRIZIONE

  • Il rinnovo annuale dell’iscrizione si perfeziona entro il mese di dicembre per l’anno successivo.
  • L’adesione è rinnovata per i confratelli che, nel corso dell’anno, hanno perseguito con costanza e determinazione le finalità di cui all’art. 2.
  • Il Consiglio direttivo approva annualmente l’elenco dei confratelli.

Art. 6

DIRITTI E DOVERI DEI CONFRATELLI

  • I Confratelli partecipano ai benefici spirituali derivanti dall’appartenenza alla Confraternita.
  • Con il compimento del 14° anno di età l’iscritto ha diritto di parola nell’Assembla plenaria ma non ha diritto di voto. 
  • Al compimento del 18° anno di età diventa titolare del diritto di voto sia attivo che passivo.
  • Essere confratelli a San Bartolomeo significa:
  • Partecipare alla Santa Messa ed alle altre funzioni religiose organizzate dalla Confraternita;
  • Partecipare alle assemblee ed in particolare all’Assemblea Plenaria;
  • Partecipare, nei limiti del possibile, alle attività sociali organizzate dalla Confraternita;
  • Alla morte di un confratello partecipare, secondo le proprie possibilità, alla recita del Santo Rosario;
  • I Confratelli indossano la cappa (art. 7) alle seguenti funzioni:
  • processione in onore del Santo Patrono San Bartolomeo Apostolo e  Martire il 24 Agosto;
  • processione votiva in onore di Santa Caterina da Siena, patrona di Varazze, il 30 Aprile;
  • processioni organizzate dalla propria Parrocchia;
  • processione interparrocchiale del Corpus Domini (senza Crocifisso);
  • processione interparrocchiale del Venerdì Santo (senza Crocifisso);
  • processioni organizzate da altre Confraternite cittadine;
  • processioni organizzate da altre Confraternite, fuori ambito cittadino, previo loro invito.

Art. 7

ABITI CONFRATERNALI

  • Nelle solennità più importanti (es. San Bartolomeo e Santa Caterina) e nei raduni diocesani ed interdiocesani i membri della Confraternita indossano gli abiti confraternali:
  • il Priore indossa la veste rossa con cintura rossa, tabarro rosso ricamato, porta il bastone (mazza) recante sulla sommità l’effige argentea del Santo protettore. In alternativa indossa la cappa bianca cinta da un cordone bianco, il tabarro ricamato e porta il bastone o mazza.
  • Il Vice Priore indossa la cappa bianca cinta da cordone bianco, il tabarro ricamato e porta il bastone o mazza.
  • I Cristanti indossano la cappa bianca con cordone bianco, il tabarro ed il copricapo (facoltativo).
  • I Confratelli cappa bianca e cordone bianco.
  • Tutte le cappe dovranno essere di taglio semplice, con incise le lettere “S.B.” di colore rosso visibili sul davanti.

Art. 8

ASSISTENTE ECCLESIASTICO

  • L’Assistente Ecclesiastico della Confraternita è il Rev. Parroco di Sant’Ambrogio di Varazze, da cui la Confraternita territorialmente dipende.
  • Il Rev. Parroco presiede alla vita spirituale della Confraternita coadiuvato dai Revv.di  Padri Domenicani O.P. (come da tradizione).

ART.  9

DIMISSIONI, DECADENZA E RIAMMISSIONE ALLA CONFRATERNITA

  • Le dimissioni dalla Confraternita possono essere rese per iscritto o anche verbalmente al Priore o al Segretario che ne prenderà atto sottoponendo al Consiglio direttivo la delibera di cancellazione del dimissionario dal ruolo degli iscritti.
  • La decadenza dell’iscritto è dichiarata dal Consiglio Direttivo per gravi motivi di contrasto con la vita cristiana e con le regole che disciplinano la vita della Confraternita. Il provvedimento di decadenza sarà sempre motivato e non potrà essere assunto dal Consiglio Direttivo prima che il Priore abbia posto in essere almeno un tentativo di ricondurre il confratello dissenziente nell’alveo del sodalizio.
  • Contro il provvedimento di decadenza è ammesso ricorso gerarchico al Vescovo diocesano la cui decisione è inappellabile. Il provvedimento può essere riformato dall’Autorità che l’ha posto in essere.
  • Il confratello colpito da un provvedimento di decadenza può chiedere la riammissione alla Confraternita quando siano cessate le cause che l’hanno provocato. Il Consiglio Direttivo decide in merito l’accoglimento della richiesta o sottopone la stessa all’attenzione dell’Ordinario diocesano.

Art. 10

ASSEMBLEA PLENARIA

  • Il supremo organo di amministrazione e controllo della Confraternita è l’Assemblea Plenaria degli iscritti.
  • All’Assemblea sono statutariamente demandati i seguenti compiti:
  • l’elezione del Consiglio direttivo secondo le procedure di cui all’art. 12;
  • l’approvazione delle linee programmatiche cui il Consiglio dovrà attenersi nel governo della Confraternita;
  • l’approvazione del regolamento, dei bilanci e di tutti gli atti di straordinaria amministrazione.
  • L’Assemblea Plenaria ordinaria deve essere convocata due volte l’anno, la prima entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale per l’approvazione del bilancio e la seconda in occasione della giornata di adorazione del SS Sacramento.
  • L’Assemblea Plenaria è convocata dal Priore su decisione del Consiglio o su richiesta di almeno un terzo dei membri maggiorenni della Confraternita. Nel caso di inerzia del Priore, la convocazione può essere fatta da qualsiasi confratello che abbia raccolto e depositato presso il Segretario almeno un terzo delle firme dei membri maggiorenni della Confraternita.
  • La convocazione e l’ordine del giorno sono comunicati a tutti gli aventi diritto previa affissione del relativo annuncio nell’apposita bacheca fuori dalla porta dell’Oratorio. La convocazione può anche essere fatta via posta elettronica, via PEC (posta elettronica certificata) o con altri sistemi elettronici equivalenti (social). Della convocazione sarà data notizia sui profili social della Confraternita.
  • L’Assemblea Plenaria è valida qualunque sia il numero dei Confratelli presenti.  Le deliberazioni sono validamente adottate con il voto favorevole della maggioranza dei presenti.

Art. 11

 CONSIGLIO DIRETTIVO

  • Il Consiglio direttivo è l’organo di governo della Confraternita e si riunisce, in linea di massima, una volta al mese. Competono al Consiglio tutti gli atti di ordinaria amministrazione e quelli di amministrazione straordinaria autorizzati dall’Assemblea.
  • Il Consiglio direttivo è convocato dal Priore mediante avviso esposto in bacheca, contenete l’ordine del giorno. La convocazione può essere fatta anche via posta elettronica o via social.
  • Le adunanze sono valide con la presenza di almeno sei membri.
  • Le deliberazioni sono assunte a maggioranza dei presenti e normalmente il voto si esprime per alzata di mano.
  • Su particolari argomenti che coinvolgano persone o per quanto attiene ai procedimenti di decadenza dalla qualifica di Confratello ogni membro del Consiglio può chiedere che la decisione si assunta a scrutinio segreto. Nelle votazioni palesi in caso di parità prevale il voto del Priore. Nelle votazioni a scrutinio segreto, in caso di parità, la proposta si intende respinta.
  • Le delibere del Consiglio possono essere impugnate presso l’Ordinario diocesano che può rinviarle per un nuovo esame. Nel caso il Consiglio approvi nuovamente l’atto impugnato senza modifiche, l’esecutività dello stesso è sottoposta all’approvazione dell’Ordinario.

Art. 12

COMPOSIZIONE ED ELEZIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO

  • Il Consiglio Direttivo della Confraternita è formato da undici membri; le cariche in seno al Consiglio direttivo sono le seguenti:
  • Priore
  • Vice Priore
  • Cassiere
  • Revisore dei conti
  • Direttore dei crocefissi
  • Maestro dei novizi
  • Consiglieri nel numero di cinque unità cui possono essere affidate deleghe operative su determinate materie .
  • Nel mese di dicembre successivo alle elezioni il Priore in carica convoca la seduta d’insediamento del nuovo Consiglio Direttivo in cui sarà messa all’ordine del giorno l’assegnazione delle cariche e degli incarichi operativi di cui al comma 1. Il nuovo Consiglio Direttivo sarà operativo dal primo gennaio dell’anno successivo e sarà presentato ai confratelli al termine della prima Santa Messa dell’anno.
  • Il Segretario del Consiglio Direttivo è scelto dal Priore nell’ambito dei cinque consiglieri di cui al precedente punto g), mentre l’assegnazione delle deleghe operative, anche a confratelli non facenti parte del Consiglio, deve essere oggetto di specifica deliberazione.
  • La carica non elettiva di Priore Onorario è conferita dall’Assemblea Plenaria su proposta del Consiglio Direttivo ed è riservata ai Confratelli che si sono particolarmente distintisi in seno alla Confraternita e che hanno già ricoperto la carica di Priore. I Priori Onorari possono essere più di uno.
  • I Priori Onorari non fanno parte del Consiglio Direttivo e, una volta accettata la carica, non sono più eleggibili nel Consiglio stesso.
  • Il Consiglio viene eletto da tutti i membri della Confraternita. Le elezioni si svolgono a scrutinio segreto nel mese di novembre ed il Consiglio dura in carica due anni.
  • I membri del Consiglio che rivestono la carica di Priore, Vice Priore e Cassiere non possono ricoprire la stessa carica statutaria per più di due anni e, se rieletti, devono ricoprire un incarico differente da quello esercitato nel precedente mandato.
  • Possono essere eletti al Consiglio direttivo tutti gli iscritti alla Confraternita da almeno due anni. Tutti i nomi dei confratelli eleggibili sono riportati nella scheda elettorale. Ogni Confratello votante ha a disposizione undici preferenze pari al numero dei consiglieri da eleggere. Sono eletti i Confratelli che hanno riportato il maggior numero di preferenze. Le schede in cui i voti di preferenza risultino più di undici sono nulle. A parità di voti viene eletto il confratello con maggiore anzianità d’iscrizione alla Confraternita.
  • Non possono essere eletti alle cariche di Priore, Vice Priore e Cassiere i confratelli che siano tra loro marito e moglie e/o genitore e figlio o fratelli.

Art. 13

COMPITI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO

  • Per i compiti istituzionali e pastorali di carattere generale di competenza del Consiglio Direttivo e per la sua eventuale vacanza si rimanda a quanto disposto dagli articoli 28, 29 e 31 Capitolo II, Titolo V dello Statuto Diocesano delle Confraternite.

Art. 14

COMPITI  PARTICOLARI  DEL PRIORE  E DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO

DIRETTIVO

  • Il Priore è il legale rappresentante della Confraternita.
  • E’ compito del Priore:
  • Convocare e dirigere le Assemblee Plenarie e le riunioni di Consiglio.
  • Curare l’organizzazione ed il buon andamento delle celebrazioni sacre e delle altre iniziative della Confraternita, osservando quanto prescritto dallo Statuto Diocesano e dal presente Regolamento. 
  • Adoperarsi affinché gli iscritti partecipino attivamente alla vita della Confraternita. 
  • Curare la manutenzione degli immobili di proprietà della Confraternita o ad essa dati in uso. 
  • Curare il patrimonio della Confraternita. 
  • Firmare i Verbali delle Assemblee Plenarie e delle riunioni di Consiglio e la corrispondenza salvo quanto previsto nelle deleghe operative. 
  • Partecipare alle convocazioni indette dal Priorato Diocesano. 
  • Inviare al Priorato Diocesano entro il 31 marzo la relazione annuale sull’attività svolta. 
  • Garantire il puntuale adempimento degli oneri derivanti da legati, specie quelli che prevedono la celebrazione di Sante Messe.
  • Presentare all’Ufficio Amministrativo Diocesano il bilancio d’esercizio approvato dall’Assemblea Plenaria e la relazione vistata dall’Assistente ecclesiastico sull’adempimento dei legati per la celebrazione delle Sante Messe. 
  • Comunicare alla Prefettura di Savona e all’Agenzia delle Entrate la Sua nomina a Rappresentante Legale della Confraternita.
  • Il Vice Priore fa le veci del Priore in sua assenza o per suo mandato, con le medesime competenze. 
  • Il Cassiere cura la contabilità e paga i conti della Confraternita in conformità a quanto deciso dal Consiglio. Redige e conserva in ordine il libro cassa. Su indicazione del Consiglio cura i beni preziosi o di elevato valore artistico conservandoli in locali idonei o in cassaforte.
  • Il Segretario viene scelto e nominato dal Priore per lo svolgimento dei seguenti compiti: 
  • Redigere i verbali delle deliberazioni dell’Assemblea e del Consiglio e sottoscriverli congiuntamente al Priore. 
  • Curare la corrispondenza.
  • Predisporre ed inoltrare gli avvisi per la convocazione delle riunioni nonché ogni altra comunicazione che debba essere data agli iscritti.
  • Curare scrupolosamente l’archivio con particolare attenzione ai libri dei legati per le Sante Messe. 
  • Predisporre ed aggiornare l’inventario dei beni mobili e immobili, dei quali si deve fare documentazione fotografica da conservare in archivio. 
  • Custodire i documenti conservati in archivio e recuperare quelli che fossero presso terzi.  
  • Curare l’elenco degli iscritti provvedendo alle cancellazioni ed alle nuove iscrizioni su indicazione del Consiglio direttivo.
  • Il Revisore dei conti coadiuva il Cassiere nella redazione del rendiconto e ne controlla l’operato.
  • Il Direttore dei crocefissi cura i rapporti con i Cristanti e con le altre Confraternite per l’organizzazione  degli eventi processionali.
  • Il Maestro dei novizi si occupa della formazione religiosa e tramanda ai giovani confratelli il patrimonio antropologico delle tradizioni della Confraternita.

Art. 15

SOSTA DEFUNTI

  • L’Oratorio può essere utilizzato come camera ardente da chiunque ne faccia richiesta tranne che nei seguenti periodi:
  • durante il triduo preparatorio alla festa di San Bartolomeo.
  • il giorno della festa di San Bartolomeo.
  • in caso di eventi di importanza confraternale o liturgica ad insindacabile giudizio del Consiglio Direttivo.
  • in caso di decesso di un confratello, lo stesso sarà sempre accolto in Oratorio ad eccezione dei periodi di cui ai punti a) e b) utilizzando anche spazi alternativi alla navata centrale.

Art. 16

MACCHINA PROCESSIONALE DI SAN BARTOLOMEO

  • In occasione della processione di San Bartolomeo Apostolo e Martire, tenuto conto delle grandi difficoltà che si incontrano nella movimentazione della macchina processionale attribuita al famoso scultore genovese Anton Maria Maragliano,  il Consiglio direttivo sceglie annualmente un capo cassa abile e capace anche tra i non iscritti alla Confraternita.
  • Il Capo Cassa scelto ai sensi del comma 1 dovrà  partecipare, su invito del Consiglio Direttivo, alle riunioni organizzative per la festa del 24 agosto che avranno ad oggetto la movimentazione della cassa o il percorso della stessa per le vie di Varazze.

Art. 17

AMMINISTRAZIONE DEI BENI DELLA CONFRATERNITA

  • Per quanto attiene alla regolamentazione della materia, si rinvia agli articoli  37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47 e 48 del Capitolo III, Titoli VI e VII dello Statuto Diocesano delle Confraternite ritenuti ampiamente esaustivi ed aderenti alle necessità della Confraternita di San Bartolomeo in Varazze che qui si intendono integralmente richiamati.

Art. 18

NORMA DI CHIUSURA E ABROGAZIONI

  • Per quanto non previsto nel presente Regolamento valgono le norme del diritto canonico, le leggi italiane, gli usi e le consuetudini della Confraternita.
  • A seguito dell’entrata in vigore del presente Regolamento il precedente, approvato in data 20 giugno 1993 e modificato in data 8 maggio 2006, si intende abrogato.
  • Tutti i membri della Confraternita di San Bartolomeo in Varazze sono tenuti ad osservarlo e a farlo osservare nell’ambito della Confraternita.

Approvato in data 22 aprile 2017 dall’Assemblea Plenaria della Confraternita di San Bartolomeo in Varazze.

Preventiva ricognizione del Priore Diocesano in data ______________________________